La Città delle Arti e delle Scienze




La Città delle Arti e delle Scienze è il quartiere futurista della città di Valencia, progettato dal famoso ingegnere, architetto e scultore valenciano Santiago Calatrava.

Santiago Calatrava (1951 Benimamet, Valencia): studi di architettura a Valencia e d'ingegneria a Zurigo, dove risiede attualmente. Alcune delle opere più note sono: il Ponte Alamillo a Siviglia, la Stazione di Lion, la Stazione di Lisbona, l'Areoporto di Bilbao, lo Stadio Olimpico di Atene e molte altre. Conosciuto anche in Italia per la Stazione di Reggio Emilia e la costruzione di diversi ponti, tra i quali, il “discusso” ponte di Venezia che attraversa Canal Grande, mettendo in comunicazione la Stazione con il centro storico della città.

Questo meraviglioso complesso, voluto dalla Generalidad Valenciana (la Regione), nasce con l'obiettivo di promuovere le conoscenze scientifiche, artistiche e il rispetto per la natura in un complesso architettonico unico. I lavori sono stati realizzati con i finanziamenti regionali, del governo centrale e con i fondi europei.

La Città delle Arti e delle Scienze rappresenta una delle maggiori attrattive della città di Valencia ed è stata creata nella parte finale, gli ultimi 2 Km., dell'antico letto del fiume Turia. Tutto il complesso è stato costruito utilizzando come materiali l'acciaio, il cemento bianco, vetro e granito; inoltre è presente una tecnica di decorazione chiamata “trencadís”, cioè frammenti di mattonelle di ceramica disposti a mosaico, tecnica modernista introdotta nei primi del '900 dal grande maestro Antonì Gaudì (1852-1926) in opere come Casa Batlò, Casa Milà o nel Parc Guell a Barcellona. Al contrario di Gaudì, che utilizzava differenti colori nel suo trencadìs, Calatrava nei suoi edifici/sculture ha utilizzato solo il bianco ed il blu ed ha circondato ogni elemento del complesso con acqua, dedicando chiaramente la sua opera al Mediterraneo.





Il progetto finale comprende 7 monumenti: l'Hemisfèric, il Museo delle Scienze, l'Umbracle, il Palazzo delle Arti e l'Oceanografico; le ultime due costruzioni, che congiungono l'Oceanografico con gli altri elementi, sono in ordine d'inaugurazione il Ponte dell'Arpa e l'Agora.


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